
Il supercomputer Fugaku addestrerà la tecnologia dell'intelligenza artificiale in giapponese
I chatbot AI come ChatGPT sono addestrati principalmente su testo inglese. È più probabile che le loro risposte siano imprecise o errate se richieste in giapponese.
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Il Tokyo Institute of Technology e Fujitsu hanno annunciato il 22 maggio la loro collaborazione per sviluppare la tecnologia fondamentale per l'intelligenza artificiale generativa (AI) utilizzando il supercomputer giapponese Fugaku.
Il progetto mira a favorire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa domestica, migliorare le tecnologie legate all’intelligenza artificiale in Giappone e rafforzare la competitività globale del paese. Entro la fine dell’anno fiscale 2023, il team intende creare una tecnologia che apprende principalmente dai dati di testo in lingua giapponese. Mirano inoltre a renderlo disponibile alle aziende e alle università nazionali entro l'anno fiscale 2024, gratuitamente.
ChatGPT di OpenAI e strumenti simili di intelligenza artificiale generativa possono produrre contenuti diversi attraverso una formazione approfondita sui dati. Tuttavia, la loro forte dipendenza dai dati di testo in inglese si traduce in risposte errate o imprecise a domande e argomenti giapponesi.
Per superare questa limitazione, il team di Tokyo Tech si concentra sullo sviluppo di un “modello linguistico su larga scala” come base per l’intelligenza artificiale generativa. Utilizza i dati di testo in lingua giapponese come fonte primaria.
Hanno in programma di addestrare la tecnologia dell’intelligenza artificiale utilizzando articoli di notizie giapponesi, post di blog e dati di enciclopedie online, comprese fonti come Wikipedia. Le collaborazioni con RIKEN, l'operatore di Fugaku, e l'Università di Tohoku sono parte integrante del progetto. Inoltre, stanno anche esplorando potenziali partnership con l’Università di Nagoya e CyberAgent, un’importante società di media.
Uno dei membri del team è il professore associato Keisuke Sakaguchi, specializzato in scienze dell'informazione presso l'Università di Tohoku. Afferma: "Fare molto affidamento su tecnologie straniere come ChatGPT sviluppata negli Stati Uniti lascerebbe il Giappone incapace di innovare in modo indipendente. Pertanto, il Giappone deve raccogliere competenze e conoscenze [nello sviluppo dell'intelligenza artificiale] per acquisire tecnologie per la produzione nazionale".
(Leggi il rapporto in giapponese.)
Autore: Il Sankei Shimbun
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